29 luglio 2014

Cose turche: gli altri Paesi nel lessico spagnolo



Lo spagnolo ha diverse espressioni che racchiudono storie curiose o pregiudizi verso persone di altre nazionalità e culture… e sono talmente comuni che difficilmente scompariranno.

Come in italiano, si dice fila india (fila indiana) che si riferisce al modo di muoversi dei Pellerossa nella foresta o sulla neve. 

Lo scopo era lasciare il minor numero d'impronte possibile per dare l'idea del passaggio di un uomo solo o comunque per rendere difficile al nemico determinare il loro numero. Marciare in fila era anche il sistema migliore per muoversi molto silenziosamente nelle battute di caccia, per accerchiare la selvaggina.

L’insalata russa, anche per gli spagnoli è ensaladilla rusa o semplicemente ensaladilla

Durante il franchismo, però, fu proibito chiamarla “russa” per evitare di fare allusione al nemico comunista, per cui era detta imperial, castellana o nacional.



Il popolo turco è fonte di particolare ispirazione

- l’espressione italiana “fare cose turche” deriva da un’errata convinzione dei cristiani che nell’harem si facessero cose sconce dalla mattina alla sera; 
- la “turca” presente in alcuni bagni pubblici deve il suo nome all’usanza dei soldati ottomani di fare un buco nel terreno per non lasciare tracce o per questioni igieniche.


Noi diciamo “fumare come un turco”, in Spagna invece fumar como un cosaco (fumare come un cosacco), popolo famoso per la sua rudezza e i suoi vizi.

Coger o pillar una turca (lett. prendere una turca) significa invece ubriacarsi. L’origine di tale espressione sembra risalga all’antica usanza cristiana di aggiungere acqua al vino per conservarlo più a lungo. Tale pratica era chiamata anche “battesimo del vino”. In Turchia, prevalentemente di religione islamica, il vino era senz’acqua. Il vino turco, dunque, aveva un maggior effetto ubriacante.

Ser cabeza de turco (lett. essere una testa di turco) significa essere incolpati di una cosa commessa da altri. Praticamente è sinonimo di capro espiatorio e deriva da secoli di guerra contro i turchi, considerati colpevoli di tutti i mali.

Hacerse el sueco (lett. fare lo svedese) significa fare l’indiano anche se, secondo alcuni, il riferimento non sarebbe al popolo svedese ma a zueco, calzatura tipica degli attori comici del teatro romano che interpretavano personaggi tonti.

Despedirse a la francesa (lett. congedarsi alla francese) vuol dire andarsene senza salutare, secondo un’usanza francese del XVIII secolo. Curioso che in Francia si esprima lo stesso concetto con l’espressione “andarsene all’inglese”.

Sonar a chino (lett. suonare a cinese) si usa quando non si capisce nulla di ciò che si sta leggendo o ascoltando, mentre lo saben hasta los chinos (lett. lo sanno persino i cinesi) significa che si tratta di qualcosa che la maggior parte delle persone conosce.

Grazie ai recenti mondiali in Brasile, ho scoperto che hacer una chilena (lett. fare una cilena) significa fare una rovesciata.

Entriamo ora nel campo erotico.

el beso francés è il bacio alla francese in cui la lingua la fa da padrone, invece hacer un francés (lett. fare un francese) significa praticare la fellatio.

Non sospettavo affatto che esistesse l’espressione hacer una italiana (lett. fare un'italiana) pratica erotica in cui il cavo ascellare femminile viene utilizzato per procurare piacere al proprio partner.

 
Practicar el griego (lett. praticare il greco) è sinonimo di dedicarsi alla sodomia, mentre quella che per noi è una spagnola, gli spagnoli la chiamano una cubana… della serie alle pratiche strane si preferisce lasciare un alone esotico, attribuendole ad altre culture e popoli.

Hacerse un polaco (lett. farsi un polacco) invece, non ha alcuna implicazione sessuale. Anzi. Significa semplicemente lavarsi a pezzi (piedi, parti intime e ascelle).